Roma – Ue impazzita: l’Italia da sacrificare per sbarchi e rimpatri

Questa Unione europea piace sempre di meno. Il Premier Conte, per i migranti, si è trovato davanti ad una situazione incredibile. L’Italia non solo dovrebbe ospitare chi sbarca ma riprendersi quelli che hanno chie sto  asilo in un altro Paese Ue, qualora questa richiesta non andasse a buon fine, quasi mai possibile. Una situazione definita dal Premier: ” Inaccettabile ed impensabile che in questo momento l’Italia possa farsi ca rico anche dei cosiddetti ” movimenti secondari” . Chi ha sposato questa strategia non ha pensato che, in più occasioni è stato riconosciuto che, il nostro Paese e sovraesposto rispetto ai flussi migratori”. Tra Conte e il presidente del Consiglio Europeo Tusk è sceso il gelo, a Palazzo Chigi, dove l’ “illustre personaggio” era in visita. In questa occasione il Premier Conte non ha fatto sconti, anzi ha mostrato un forte disappunto che, molto probabilmente, non si fermerà alla parole. Ovviamente è entrato a gamba tesa il ministro dell’Interno Salvini ( fortuna che c’è ) il qaule ha dichiarato:” Se qualcuno  pensa che l’Italia debba continuare ad esse re punto di approdo dei migranti ha capito male: il tempo del sissignore è finito ora c’è chi dice no.. Presto mi confronterò con l’altro vicepremier Di Maio e con il Premier Conte. Per me – ha aggiunto il ministro Sal vini – il problema si deve risolvere a monte, proteggendo la frontiera esterna”. La ” soluzione” Italia terra da asservire ai migranti, è la dimostrazione di come l’Unione ci vorrebbe trattare per ” salvare” il loro onore. Il ministro per l?interno ha colpito duro:” Gli 800 morti in Mediterraneo ha due colpevoli: buonisti e scafisti. Ora una parte dell’Unione si muove per evitare che il governo italiano sia costretto, a furor di popolo, ad usare le maniere forti. Domenica prossima riunione a Bruxelles di 10 Stati e domani, riunione a Budapest, del vertice dei Paesi aderenti a Visegrad più l’Austria. C’è da essere certi che non mancherà il ministro Sal vini. Fa presto la Merkel, politicamente sempre più debole, a dire:” Serve una risposta umana e europea” ma senza scaricare solo su Italia, Grecia e Spagna un peso insopportabile capace di squassare i difficili equi libri interni in ogni Stato. Per capirci: subito un accordo con Libia e Paesi da dove partono i migranti. Subito l’Onu crei aree dove i migranti, sulla sponda africana, siano accolti e selezionati tra chi è in fuga da guer re o persecuzioni dai migranti economici. Si deve dare atto che il ministro dell’Interno, piaccia o non piaccia, aveva compreso che l’Unione europea voleva travolgere l’Italia in un vortice che ne avrebbe cambiato il suo destino. No questa Ue non piace e giunti a questo punto, a malincuore, bisogna dire che ha ragione chi è per i respingimenti, senza nessun rimpianto. Non c’è altra soluzione e se l’Unione europa non trova la so luzione perderà l’onore e il suo futuro unitario. L’Italia la sua parte l’ha già fatta e la sta facendo ora tocca all’Ue, punto a basta.

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