Torino – Foibe storia orrenda negata per decenni. Giornata del ricordo non dell’odio

La storia non va travisata. E’ vero: per decenni, la ferocia degli agenti di Tito, è stata taciuta per vergognosi accordi tra democristiani e comunisti. Quello che ci raccontavano, i profughi fiumani e dalmati, erano così atroci da lasciarci, da una parte sbigottiti e dall’altra increduli. Ci sembrava impossibile che uomini,  in divisa, prendessero a caso: donne, uomini, vecchi e bambini morti, feriti o pienamente in vita, per gettarli in  orrendi e profondi crepacci della terra. I profughi raccontavano che le urla, dei vivi, si sentivano come un’eco su un territorio vastissimo. Noi, all’epoca giovani, cercavamo conferme sui media, radio e giornali per non ottenere nulla. I governi italiani, per decenni tacquero. Non volevano problemi con i parenti degli infoibati, con i profughi dalmati e fiumani, non intendevano favorire i partiti di destra e scelsero l’accordo con i comunisti dell’epoca, “compagni” dei titini non allineati. Fu una scelta scellerata ma presa, molto consapevolmente, la verità si è saputa solo di recente e l’indignazione è, man mano salita, fino a diventare necessa rio fissare la “giornata del ricordo”. Gli scontri di oggi non servono più a nulla. La vera storia delle foibe parla da sola. E nelle mie continue frequentazioni, con i croati, ho dovuto constatare, che anche personaggi importanti, come Ilic, Dadic, Paragina, partigiani che avevano operato, spalla a spalla con il Maresciallo Tito, erano inorriditi per quello che era accaduto agli italiani gettati, vivi o morti, nelle foibe. Cioè la verità mi arrivava al di là dell’Adriatico e non in dall’Italia. Quello che è accaduto è orribile e chi, ha commesso questo crimine, non ha diritto ad essere annoverato tra il genere umano, così come non lo possono essere chi ha operato nei i campi di sterminio tedeschi per eliminare gli ebrei. Ricordare gli infoibati deve servire agli uomini ad imparare ad amarsi ed aiutarsi non a fare manifestazioni, a scontrasi come accaduto a Torino. As surdo: l’odio porta altro odio ed invece, il mondo intero, ha bisogno di pace e di risolvere i gravi problemi, tutti insieme: senza bandiere e colore della pelle.

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