Trento – Giorgetti:” Dl Fiscale e Manovra in Cdm”. No dell’Ue e Fmi

Il dl fiscale sarà approvato dal Cosniglio dei ministri lunedì prossimo, al quale farà seguito per l’approvazione, com’è è sempre accaduto, della manovra economica. L’annuncio è stata dato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giorgetti, a Trento, dov’è in corso, la campagna elettorale. L’uomo di governo ha tenuto a precisare:” Siamo in una fase storica. Chi  ha varato la manovra negli anni scorsi, non ha capito che la Lega è, l’anima e i cuore, della manovra che sta per essere definitivamente approvata. I popoli – ha proseguito Giorgetti – non solo in Europa, hanno reagito a ricette imposte dall’alto. Inoltre nella nostra Costi tuzione  c’è scritto che la sovranità appartiene al popolo. Se così è dovevamo scandalizzarci  se le manovre, sono state elaborate, da premier mai eletti”. Intanto il ministro Tria sta cercando di cucire tutte le situazio ni possibili per ottenere dall’Ue un via libera, che almeno fino ad oggi, appare impensabile: regole alla mano. E poi non si vede per quale ragione, Commissione e Parlamento europeo, dovrebbero infrangere i patti sottoscritti per favorire, un governo populista, che guida molti Paesi, particolarmente del Visegrad, intenzionati a cambiare i connotati all’attuale Ue. Appare un’operazione impossibile, quella di una manovra che sta ricevendo una serie di stop non solo dall’Ue, ma anche dalla Bce e dal Fmi. Eppure, lo stesso Premier Conte, continua a dichiarare che, non saranno apportati cambiamenti ad una manovra, che mostra, com’è possibile: risolvere in parte il problema della povertà, rilanciare l’occupazione giovanile e varare, l’occupazione ad ogni livello, grazie ad investimenti massicci, in opere pubbliche, come non era mai avvenuto. La manovra espansiva, dovrebbe portare a questi risultati, ma poggia i suoi presupposti su un maggiore indebitamento, per poi rientrare nel triennio ed anzi abbassarlo, grazie alle maggiori entrate, provocate dagli in vesimenti. La risposta alla manovra elaborata è: ” L’Italia rispetti le regole”. Il problema è come uscire, da questa realtà imposta da noi stessi, senza lasciare l’Unione europea e l’euro, come ha precisato il Presidente della Re pubblica Mattarella. I prossimi giorni saranno interessanti e di fuoco.

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