Washington – Trump cade nel ridicolo per i curdi ” consegnati” ai turchi.

Ridicolo, semplicemente e drammaticamente ridicolo, l’atteggiameto degli Stati Uniti che, con il loro abbandono del Nordest della Siria, hanno dato il via libera, come era più che noto, che sa rebbe scattata, l’operazione militare Turca, ben oltre i confini con la Siria. Ridicolo che il Presidente Trump affermi che” i curdi, per lo sbarco in Normandia, parliamo della seconda guerra mondiale, non hano dato una mano agli americani”. Ridicolo che oggi gli americani ” incoraggiano fortemente” la Turchia a sospendere, le operazioni militari contro il popolo curdo, per 5 anni, a fianco, dei soldati americani, per sconfiggere l’Isis. Ridicolo che, davanti alla preponderante forza turca contro i curdi,  ancora una volta chiamati a fare appello al loro coraggio, per non essere schiacciati. Ridicolo che la depuata repubblicana, al Congresso USA, Liz Chenei affermi:” Sono pronta a presentare, “nei prosimi giorni”, una legge per imporre sanzioni alla Turchia, per l’attacco ai curdi”. La risposta del Presidente turco, Erdogan, è stata già data a 360 gradi:” Non ci fermeremo fino a raggiungere il completamento, di una zona cuscinetto di 30 chilometri in territorio siriano, per difenderci dal terrorismo. Una risposta secca, dopo aver accusato l’Arabia Saudita di sterminio del popolo yenemita, definito il Presidente egiziano, al Sisi, ” assassino” e aver messo in guardia l’Ue: ” Se definite occupazione la nosra azione militare vi spedisco 3 milioni e 600 mila migranti”. Si sta per sentire anche la voce dell’Europa, a parte la posizione dei singoli capi di Stato o di Governo, contro l’attacco turco ai curdi. Sui drammatici fatti è intervenuto, il vice presidente per gli Affari Europei, Amelie Montchalin, per annunciare che nel prossimo Consiglio dell’Ue, che si terrà la prossima settimana, verranno proposte sanzioni ai turchi”. Per poi aggiungere:” Non si può rimanere impotenti nel vedere gli attacchi ai curdi che, per 5 anni, hanno combattuto valorosamente, con la coalizione occidentale anti Isis, per la stabilità della Regione”. Mentre i curdi sono sotto una pioggia di bombe, America e Europa giocano la nota “partita sul tempo” per imporre eventuali sanzioni alla Turchia, ma solo  dopo che Erdogan avrà portato a termine l’ operazione militare “… perchè si tratta, a suo modo di vedere, di metere fuori gioco il terrorismo alimentato dal Pkk”. E’ sempre accaduto: l’Onu raccomanda, Trump ha preso un’altra “cappellata” voluta  pro – Erdogan, l’Europa balbetta e i turchi, accelerano le operazioni, per realizzare i  progetti già pianificati. La storia è maestra di vita e, sotto diverse latitudini, si ripete con una “costante matematica” da far venire i brividi.

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