Agrigento – ll Procuratore, contro il potere politico, fa sbarcare i clandestini!

Scontro al calor bianco tra, il ministro dell’Interno Salvini e il Procuratore della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio. Il ministro dell’Interno, titolare di far scendere a terra immigrati clandestini, dopo aver autorizzato lo sbarco di donne, bambini ed un malato, aveva confermato per tutti gli altri 47 a bordo della, Sea Watch 3, che non sarebbero stati accolti in Italia:” cerchino altro porto sicuro”. Ma è accaduto quello che non era mai successo. il Procuratore ha dato ordine di far scendere i 47 clandestini, affidati agli uomini della Questura di Agrigento, per il riconoscimento, impronte ed altro. Un ordine di sbarco che ha ignorato, quello del ministro dell’Interno che non sapeva nulla, di quello che stava accadendo. Ad informarlo, in diretta televisiva, è stato Giletti, su La7, nella trasmissione ” Non è l’arena. Il conduttore, ha interrotto il ministro ed ha fatto mandare in onda le immagini, dei clandestini che indossavano i giubbotti – salvagente, per raggiungere il porto di Lampedusa, su mezzi della Capitaneria di Porto. Salvini ha guardato sbalordito le immagini ed ha avuto una reazione immediata:” Sono pronto a denunciare chiunque, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Chiunque sia disposto a far sbarcare clandestini, anche se si tratta di persone che operano per lo Stato”. L’affondo è stato diretto, al Procuratore di Agrigento che, ha sequestrato la nave, e concesso lo sbarco. A memoria d’uomo, non è mai accaduto nulla di simile, cioè che un Procuratore della Repubblica annullasse di fatto, un ordine di un ministro. Lo scontro era inevitabile. La magistratura è un corpo dello Stato e non può, o meglio non dovrebbe, interferire in decisioni assunte in politica o  da un ministro delegato agli Interni. Lo scontro tra il potere politico, che in democrazia è l’unico ad essere titolare del potere decisionale, tramite governo ae Parlamento, si è inserito il Procuratore di Agrigento, “rivendicando indirettamente” un primato anche sui governanti ed eletti che non ha. Il vicepremier Di Maio ha subito dichiarato che, nessuno dei suoi ministri del M5S, è intervenuto, prendendo le distanze dal Procuratore. Se il ministro Salvini, andrà avanti, come ha dichiarato in diretta TV ne vedremo  delle belle anche se, ci si dovrebbe attendere una reazione, non solo  del Premier ma anche da tutte le forze politiche, per un fatto gravissimo, che non riguarda Salvini ma l’intera democrazia italiana, chiaramente in forte pericolo, per la sua eccessiva  debolezza.

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