Ankara – Erdogan usa il bastone e all’UE:” Non è invasione o spedisco 4 milioni di rifugiati”

Il Presidente della Turchia Erdogan punta ad ottenere lo ” scacco matto” con l’Unione Europea. In un suo intervento ad Ankara ha detto testualmente:”  Se Bruxelles  definirà un’invasione militare  lanciata in Siria Nordorientale la Turchia deciderà  di mandare in Europa 3,6 milioni di rifugiati”. Una vera e propria minaccia che l’Unione Europea dovrà prendere nella dovuta considerazione. Il Presidente Turco ha incalzato così;” Hey Unione Europea! Non potete  definire la nostra  operazione come invasione. L’unica operazione che stiamo facendo è di eliminare il terrorismo. La Turchia – ha proseguito il Presidente – ignorerà le critiche  e punta soltanto alla pace e alla democrazia ed è quesdta l’unica ragione che è stata lanciata l’offensiva contro terroristi mentre – ha proeguito Er dogan – più di dieci attori stranieri operano in piena libertà in Siria”. Poi il Presidete Turco si è rivolto all’Arabia Saudita:” Dovete guardarvi allo specchio prima di parlare:  guardate ciò che avete fatto nello Yemen. E, come un fiume in piena ha attaccato anche il Presidente Egiziano al Sisi:”  L’Egitto taccia ha permesso  al democraticamente eletto Mohamed Morsi di morire soffrendo in un’aula  di uin Tribunale: questo è il tipo di assassino che sei”. F uoco a volonta di Erdogan su tutti gli Stati che hanno chiesto lo stop all’operazione in Sia Nordorientale. Ha minacciato l’Unione Europea, ha colpito l’Arabia Saudita ed il Presidente egiziano al Sisi definito, senza mezzi termini assassino. Solo successivamente ha parlato dei buovi rapporti con la Russia e con Putin con il quale ha  buoni rapporti personali così come lo hanno gli apparati dei due Stati. Putin si adoperarà perchè gli sforzi di pace in tutta l’area non vengano compromessi e ne discuterà con tutti gli attori. Dopo Putin, ha aggiunto Erdogan, ho parlato con il ministro degli Esteri russo Lavlov, il qule ha sostenuto che i rapporti tra Ankara e D amasco potevano essere regolarizzati con gli accordi st ipulati nel 1998 a Adana.

Lascia una risposta