Bruxelles – BCE QE 750 miliardi per l’ acquisto titoli. Depressione? Parola da cancellare!

Finalmente la Bce si è decisa a lanciare  QE Pandemia per 750 miliardi di euro. Inizia così il lancio – programma acquisti per l’emergenza Pandemia. Decisione già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. L’eurosistema non correrà alcun rischio, opposto alla trasmissione della politica monetaria, in tutte le sue attività nell’area UE. Per i corobond nessuna decisione, se non una lettera del Premier italiano Conte, inviata agli otto Stati dell’UE favorevoli all’emissione, contro il parere della cancelliera Merkel e dei Paesi del Nord. A questo proposito, la Presidente della Bce, Lagarde, ha già espresso il suo pensiero al riguardo:” Possibile l’emissione di questi eurobond ma per una sola volta”. Cioè porte chiuse all’inizio di una battaglia visto che, tra gli otto Paesi favorevoli, ci sono tra gli altri, Francia, Spagna, Italia, Belgio e Slovenia. L’UE non si può dividere, in questo momento, dietro l’angolo, come previsione drammatica, non ci sarebbe,  la temibile recessione, ma la depressione economica che, il mondo visse, nel 1929. Quando si parla di depressione economica si fa riferimento, di norma, a quella che iniziò negli Stati Uniti e che si espase in tutto il mondo. Per dare un’idea la depressione  è esattamente l’opposto di sviluppo, crescita ed occupazione. Distrugge tutte le economie industriali, fino a provocare la crisi dei colossi comprese le banche, mancanza di liquidità e pagamento di stipendi e pensioni, con pesanti conseguenze, anche di ordine pubblico, con rivolte nei confronti dei governi a livello planetario. La sola parola riesce a far venire i brividi a tutti, dagli industriali ai lavoratori e pensionati. I popoli del mondo intero precipiterebbero in un baratro senza fondo. Ecco il motivo per cui, davanti ad una “prospettiva” senza interventi, urgenti cospicui e mirati, sia pure con massicci indebitamenti degli Stati. La parola ora spetta agli economisti avveduti e  ai governi evitare che si possa verificare, un caos del genere, dove il valore  dei beni non avrebbero più punti di riferimento e la disoccupazione salirebbe fino al 90 o 100%.

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