Cagliari -Visco all’Università:” Immigrazione massiccia necessaria e inevitabile”

Interessante relazione del Governatore della Banca d ‘Italia, Ignazio Visco, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, all’Università di Cagliari. Il tema immigrazione è stato seguito, con molta attenzione.  Ecco cosa ha detto Vi sco:” Tra il 2020 e il 2030, il flusso dei migranti potrebbe raggiungere, la cifra record di 230 milioni, cioè quasi la loro attuale consistenza in Europa. Il quadro tracciato dal Governatore si fonda su realtà, della crescita e decrescita, della popolazione. “Nei prossimi anni ha proseguito Visco – circa 25 –  il numero delle persone in età compresa, tra i 20 e i 64 anni, scenderà in Europa di circa 30 milioni , 6 soltanto in Italia. Viceversa, la stessa classe d’età aumenterà fortemente in Africa , di 570 milioni e in Asia 290 milioni. Si tratta di  previsioni delle Nazioni Unite. Il risultato di questa realtà si trasformerà, in una pressione migratoria fortissima e difficilmente bloccabile( anche per convenienza). Inoltre – ha proseguito Visco – la crisi ambientale  potrebbe ridurre il reddito pro -capite  mondiale entro il 2100. Per evitare ciò ci dovrebbe essere una forte riduzione delle nascite nel Sud del Mondo peraltro non prevedibile”. Una relazione che ci deve far pensare, anche in relazione alle produzioni che nell’Unione Europea potrebbero essere impossibili, per mancanza di manodopera specializzata in grado di sostituire le classi d’età europee. Un problema di rilevante entità, che dovrebbe indicare la strada che l’UE, deve percorrere. Immigrazione attraverso corridoi dedicati, accoglienza dei migranti, loro preparazione culturale, dall’operaio al laureato, favorire un’integrazione paritaria, tipo modello Sud Africa, visto che ci troviamo ad affrontare una strategia, non solo utile ma necessaria, per garantire sviluppo per tutti. La politica dell’accoglienza disordinata è inaccettabile ma, alla luce dei dati delle Nazioni Unite, l’Unione Europea, ha davanti a se un compito rilevantissimo, non solo culturale ma anche di nuovo tipo di accoglienza.

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