Chiomonte – E’ guerra per la Torino Lione. Salvini” Si farà”, Di Maio:” Mai”

Nuovo forte attrito tra Lega e M5S. Il ministro Salvini si è recato sul tracciato Torino – Lione, al cantiere di Chiomonte, dove è stato accolto dalle centinaia di lavoratori, tecnici e ingegnerei impegnati nella costruzio ne dell’opera. Il leader della Lega, come al solito, è stato molto deciso:” In effetti il M5S ha ragione: il costo dell’opera è stato sovrastimato. Ma ne abbiamo già costruiti 25 chilometri e se rinunciare costa di più che realizzarla, io sono per completare, una tratta che ci collega, sin dall’inizio, alla grande rete europea dei trasporti, in corso di realizzazione, fino alla Russia. Ci sono stati momenti di tensione proprio quando il ministro parlava con le maestranze e la polizia, attrezzata con le divise anti sommossa, non è intervenuta ma ha preferito attendere che la dimostrazione no Tav, peraltro molto scarsa, si sciogliesse autonomamente. Dal canto suo i ministro del M5S Di Maio ha dichiarato:” Non vado a Chiomonte, dove è stato realizzato soltanto un buco di soli 5 metri di diametro, per effettuare i saggi sul terreno. La Tav Torino Lione non si farà ma non toglieremo nulla al Piemonte, il denaro verrà utilizzato per opere utili alla popolazione piemontese””. Intanto la polemica tra Italia e Francia tende ad aumentare. Il ministro dei Trasporti d’oltralpe si è recato, al cantiere  di Saint – Martin -La – Porte, per significare che la Francia conta molto su questa realizzazione per le stesse considerazioni condivise dall’Italia, Europa e Francia. Insomma per Salvini, in piena campagna per le regionali e europee, la Torino Lione si farà perchè:” E’ utile ed un’opera sposata non solo dalla Francia, dall’Europa oltre che dall’Italia, si deve portare a termine con sostanziali risparmi possibili”. Per Di Maio, nel tentativo disperato di riguadagnare voti, in vista delle europee, che vede il M5S perdere da 5 a 6 punti percentuali mentre la Lega, sondaggi alla mano, sarebbe ben oltre il 35%, raddoppiando di fatto, il risultato delle politiche del 4 marzo scorso, la Tav non si farà. La guerra tra i partiti della coalizione di governo, ogni giorno di più si sta facendo aspra anche se, il governo – secondo Conte – resisterà. In caso di crisi  Di Maio conoscerebbe il sapore della polvere.  Mentre Salvini  è atteso a braccia aperte dal disastrato centrodestra che con alleato del genere potrebbe vincere tutto: regionali, europee e politiche se necessarie.

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