Genova – Frase del Duce in un ufficio dell’Agenzia Entrate. CGIL:” Toglietela”

 Perbacco chi l’avrebbe mai pensato che in ufficio dell’Agenzia delle Entrate nel 2019, un dirigente avesse il coraggio di appendere, nella sua stanza, una frase di Mussolini, pronunciata nel 1934. Una provocazione o vera nostalgia del regime fascista. La frase è netta ed anche ben incorniciata:” L’aratro traccia il solco ma è la spada che lo difende”. Apriti cielo! La Cgil è subito insorta davanti ad un frase del Duce in un ufficio pubblico ed ha chiesto, l’immediata rimozione, alla direzione nazionale delle Entrate. Una frase, hanno sostenuto i sindacati, che offende la democrazia ed è frutto di ignoranza insopportabile. Il fascismo è un regime condannato dalla storia e che ha provocato, danni irreparabili all’Italia. La frase, messa in bella vista va tolta – afferma la Cgil –  ed anche subito e il dirigente deve delle spiegazioni. Da un pò di tempo a questa parte, c’è da rilevare ,che sono in netto aumento frasi, scritte sui muri o il ripetersi di manifestazioni dove, il comandante urla:” Onore al Duce” e i fascisti schierati, rispondono ” Onore al Duce” con la mano destra alzata, ripetendo il saluto fascista. Così come, non sono poche le sedi aperte, per lo più nelle grandi città, dove campeggia il ritratto di Mussolini, con  l’elmetto, e i gagliardetti con il fascio littorio. C’è troppa tolleranza da parte di chi dovrebbe impedire, anche con la forza, che fatti del genere accadessero ma in un’Italia così confusa  può accadere anche che, una “dettato” del Duce, venga esposto in un ufficio pubblico. E non è una frase qualsiasi ma un imperativo indiscutibile. Che ne dite se ci diamo tutti una regolata?

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