Hong Kong – Devastata la sede del Consiglio legislativo. E’ rivolta

La rivolta di Hong Kong non è più governabile ne dagli organizzatori e ne dal governo. Oggi, era la ricorrenza del 22° anno in cui, la Gran Bretagna, ha riconsegnato alla Cina l’ ” isola”,  economica commerciale a livelo mondiale. C’è stata una violenta dimostrazione, alla quale hanno preso parte, centinaia di migliaia di cittadini. La violenza ha preso il sopravvento ed i dimostranti, dopo aver demolito recinzioni e ingressi blindati, sono riusciti ad entrare nella sala del Consiglio Legislativo, una specie di Parlamentino. Dopo aver distrutto quadri e suppellettili, hanno tolto la bandiera di Hong Kong per issare quella inglese. La polizia, in tenuta antisommossa è riuscita, grazie ai gas lacrimogeni e spray urticanti a riconquistare l’edificio del potere, ma non è andata oltre per evitare lo scontro fisico, con la massa di dimostranti, che per niente intimorita, ha cercato lo scontro con gli agenti senza che avvenisse. Si deve dire che la situazione è fuori controllo. Il governo locale può davvero poco, in una realtà che su 7,4 milioni di persone, ben 3,7 milioni aderisce al Civil Human rights front, una massa umana che nessuna polizia può affrontare. La Cina di Xi Jinping non ha nessuna intenzione di usare la forza, adotterà il sistema cinese di attendere ….con pazienza… di ottenere quello che gli appartiene. La delicatissima posizione di Hong Kong, tra l’altro, conviene anche alla Cina che utilizza, il vasto sistema bancario internazionale, per i suoi commerci anche con nazioni non amiche. Inoltre la folla sterminata di oggi impone, a chi ha il potere sia ad Hong Kong e sia a Pechino, ad usare l’arma del tempo e del convincimento che non si ottiene in poco tempo.

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