Innsbruck – Trilaterale su sbarchi ok tra Austria, Germania e Italia

I tre ministri degli Interni di Austria, Germania e Italia hanno trovato un’intesa sulla proposta del titolare del Viminale, Salvini. Seehofer e Kicki,  ministri degli interni, rispettivamente di Germania e Austria, han no accolto con favore la proposta di creare, un asse di volenterosi, cioè dei tre ministri, nell’intervenire, in ambito dell’Unione europea, per  limitare gli sbarchi dei migranti. Secondo quanto deciso dall’asse potran no entrare nel Continente soltanto quelli che fuggono dalla guerra. Salvini ha dichiarato:” Sarà una soddisfazione se, le proposte italiane, potranno diventare europee con una riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e dei costi. Se si riducono gli arrivi in Europa non ci sarà, alcun problema, per le frontiere interne e si potrà lavorare seriamente per i popoli da assistere come è nostra intenzione”. Una dichiarazione giun ta all’Ansa subito dopo la trilaterale tra i ministri degli Interni. Inoltre Salvini, Seenofer e Kicki hanno anche convenuto che, il problema dei movimenti secondari, cioè degli immigrati giunti in altri Paesi Ue che do vranno, essere ” restituiti” all’Italia, per il rimpatrio, diventerebbe di minore importanza. Questa strategia dovrebbe trovare d’accordo i Paesi del Visegrad, cioè dell’Est europeo, e non escluso che possa essere condi viso, anche da altri Stati. In effetti, chi ha diritto al titolo di rifugiato verrebbe accolto, nonostante la problematica redistribuzione, in tutti i Paesi dell’Unione. Appare  evidente che con un flusso più contenuto un ac cordo sarebbe più facile. Problema risolto? No certamente. Occorre che l’Ue intervenga economicamente, con importanti aiuti in Libia e nei vari Paesi africani, da dove le popolazioni fuggono anche per fame, vessa zioni e disperazione. L’aiuto europeo potrà essere sufficiente solo per affrontare l’emergenza attuale. Per il futuro prossimo il problema diventerà gigantesco, per l’Unione europea, che dovrà affrontarlo direttamen te in Africa con un importante piano di sviluppo capace di stabilizzare popoli senza presente e futuro.

Lascia una risposta