La nave ” Diciotti”, con i 67 migranti a bordo, è entrata in porto. L’ordine del ministro per l’Interno Salvini è stato secco:” Nessuno scenda dalla nave. Non mi faccio prendere in giro. Finchè non c’è chiarezza sull’ac caduto non autorizzo nessuno a scendere. Le cose sono due – ha aggiunto il ministro – o hanno mentito gli armatori, denunciando aggressioni e minacce mai avvenute, e allora devono pagare, oppure l’aggressione c’è stata e i facinorosi vanno ammanettati e messi in galera”. Una decisione – quella di Salvini – accolta molto favorevolmente dall’opinione pubblica – che vede fermezza per evitare, che giungano nelle nostre città delinquenti o migranti e non rifugiati. A bordo della ” Diciotti” ci sono agenti della Squadra Mobile e dello SCO di Roma i quali svolgono indagini per conoscere, esattamente, come sono andate le cose. Il loro rap porto è già nelle mani del Procuratore della Repubblica di Trapani, Alfredo Morvillo, che ha convocato un vertice nel suo ufficio per decidere, con i sostituti quale decisione prendere. Gli accusati, come preannuncia to dal ministro dell’Interno, sarebbero al momento due, un ganese e un sudanese, responsabili di aver minacciato il comandante e l’equipaggio del rimorchiatore ” Vos Thalassia”, una volta che hanno capito che la prua era rivolta a Sud, per riportarli in Libia. Non c’è che attendere ma sembra certo che, queste persone, non sarebbero rifugiati ma persone che cercano di raggiungere l’Italia e l’Europa per motivazioni da accerta re. Le accuse ipotizzate sono gravissime: impossessamento di nave, minacce e violenza nei confronti del comandante ed equipaggio della ” Thalassa”.