Dobbiamo chiedercelo tutti: cosa sta accadendo negli Stati Uniti dove, il commercio di armi, e identico a quello del pacchetto di caramelle e dove, tante autorità devono elencare, nel loro Stato, una strage di giovani. E’ incredibile quello che la cronaca è costretta a riferire. L’ex marine, 23 anni, che ha ucciso 12 giovani in una festa ed ha ferito, una enorme quantità di altri ragazzi, per poi suicidarsi, era un malato di mente, cono sciuto come tale. Ma che poteva acquistare, detenere ed usare, purtroppo, armi vere e da guerra. E’ impensabile che si ripetano, fatti gravissimi come questo, accaduto poco lontano da Los Angeles, più precisamen te a Thousand Daks nel locale, Boderline Bar&Grill, dove ogni mercoledì, viene organizzata una festa. L’ex marine, è entrato nel pub con barba finta, occhiali scuri e trench nero, ha gettato una granata fumogena ed ha aperto il fuoco all’impazzata. Dopo aver ucciso 12 universitari si è tolta la vita. Lo sceriffo della Contea, Di Ventura, nel narrare l’accaduto era in una condizione di prostrazione per non aver potuto impedire l’ac caduto. Una strage di ragazzi, il più giovane aveva – a quanto è stato detto – solo 19 anni. Così negli Stati Uniti, i mercanti di armi non fanno lucrosi affari, vendendo armi a tutto il mondo, ma la libera vendita nel lo ro Paese è più che florida. Nessun Presidente è riuscito a fermare questo orribile mercato, al quale possono accedere tutti, alienati mentali compresi, per chiarissime collusioni della politica con i mercanti di morte. E dire che gli Stati Uniti si erigono, ad esempi nel mondo, di democrazia e libertà. Anche i barbari erano convinti che era giusto, massacrare popolazioni, distruggere case, monumenti e stuprare donne, ma non si ponevano principi morali che non conoscevano. Principi morali spesso richiamati nelle “inutili” Corti americane che fanno, riferimenti errati, sul diritto e doveri degli uomini. Non c’è magistrato che insorge per evi tare stragi, come quella accaduta in California, e indichi al potere politico la strada di una convivenza civile, possibile senza armi e con maggiore attenzione alla cura dei malati.