Non c’era alcun dubbio. Il Presidente Vladimir Putin a vele spiegate verso la quarta presidenza. Resterà al potere fino al 2024. Il successo, a parte gli exit-poll che lo collocano al 74% , era tutto scontato. L’inquilino del Cremlino non è riuscito a rilanciare, l’economia nazionale come era nei suoi disegni, ma ha ottenuto, buoni risultati sul piano sociale e dell’occupazione, nonostante sia cir condato, come affermano in Russia, dall’ostilità dell’Europa e dell’America. E’ indubbio che Putin ha stipulare trattati vantaggiosi con la Cina e tanti altri Paesi dell’estremo Oriente. Lo Zar, come viene definito, dalla stampa internazionale, ha ottenuto questo successo per aver saputo risvegliare l’orgoglio nazionale, lo stesso che inchiodò i tedeschi con l’estrenua resistenza di Stalingrado. “L’Occidente ci attacca? E noi votiamo per un Presidente Forte per una Russia forte”. Per la prima volta hanno votato anche in Crimea e i russi affermano che Kiev ha impedito ai cittadini di anda re a votare presso l’ambasciata ed i consolati. Un’altro motivo di scontro tra Mosca e Kiev. L’Unione Europa e gli Stati Uniti devono evitare di cercare nemici a tutti i costi. La Russia ha vinto la guerra in Siria e, la sua politica ,sta interessando sia i Paesi del M.O. e sia dell’Africa centrale, dove la Cina investe molto e proficuamente. Infine, Putin ha le sue basi aeree e navali in Mediterran eo, nella parte della Siria che si affaccia sul Mare Nostrum. L’Ue, ma soprattutto l’Italia, tenga questa realtà nel debito conto per curare al meglio gli interessi nazionali.