Parigi – Gilet gialli:” Ultmatum 2″ a Macron. Riforme giuste e subito

La Francia è davvero nei guai. A parte i gilet gialli che hanno portato a termine, sabato scorso, l’atto XXIII contro Macron, durante la manifestazione è partito ” l’ultimatum 2°” il primo risale al 16 marzo scorso. I governanti, non dovrebbero limitarsi ad affermare che a mettere a ferro e fuoco il centro della capitale, sono soltanto 9 mila gilet gialli e che, in tutta la Francia, sono circa 23.900. E’ palesemente una stima sbagliata, o meglio volutamente errata. Il popolo francese mostra grande solidarietà con chi attacca la polizia, incendia auto, transenne e scooter, infrange vetrine urla, verso gli agenti ” suicidatevi”, preleva merci dai negozi del centro della capitale ed è al 23esimo sabato, di scontri. Macron aveva dichiarato, circa un mese fa: ” da oggi tolleranza zero” ma il proble ma che il Presidente deve affrontare, giovedì prossimo, è il piano delle riforme. Se gli scontri durano per 23 sabati consecutivi, i circa 40 mila che scendono in piazza e affrontano la polizia, che utilizza: gas lacrimogeni, flashball e proiettili  di gomma, sono tanto ” scontenti”,  godono la solidarietà dei francesi che vivono male e vogliono cambiamenti radicali, su come agisce il governo e la maggioranza che lo sostiene. Dietro i gilet gialli, non c’è un condottiero che si oppone al Presidente, ma c’è un malcontento generale che Macron , governo e Parlamento non possono più ignorare: sarebbe stolto. Le urla di sabato erano persino contro, la ricostruzione di Notre Dame, il che è tutto dire. Così come i danni che fanno i casseur, che svicolano dalle s trade del corteo, per provocare danni e prelevare merci dai negozi, potrebbero essere evitati, se la polizia fosse disposta sul territorio diversamente. Ma è l’immagine della Francia che viene fatta a brandelli: basta leggere la stampa internazionale. Un popolo che vive male si ribella, ed in Francia i 40 mila sono l’avanguardia di una popolazione che, da dietro i vetri delle finestre, sventola il gilet giallo, oppure l’appende alla vettura o la mette in mostra sul balcone di casa. Chi sottovaluta gli ultimatum sbaglia. Vengano fatte le riforme necessarie e si cerchi di convincere il popolo che di più non si può.

Lascia una risposta