Parigi – I Gilet Gialli pronti a trattare. Macron non ha via d’uscita

La maggioranza del Presidente Macron, ottenuta con il non partito, La Republique en marche, si sta dimostrando debolissima, davanti alla dura protesta, dei  Gilet Gialli. Parigi ha conosciuto come sia possibile ai francesi, raggiungere l’Arco di Trionfo, imbrattare il monumento e ballare sulla tomba del Milite Ignoto. Le più gradi città francesi hanno conosciuto, la determinazione degli abitanti dei piccoli centri e periferie, dove oltre alla disoccupazione sono stati anche tolti molti servizi ” perchè non rendevano”. La novità è che un collettivo di Gilet Gialli, formato da 10 persone, tra cui Jacline Moraud, prima a lanciare la sfida al governo, è pronto ad aprire una trattativa, con il governo senza condizioni: blocco degli aumenti sui carburanti e annullamento della sovrattassa  sulle revisioni delle autovetture. Il governo deve pensare bene a quello che deve decidere visto che, in tutta la Francia, sono comparsi sulle vetture i giubbotti gialli, attaccati ai tergicristalli, in segno di comune intenti con chi è sceso in piazza. Un’ enorme quantità di cittadini, questa è la realtà, non condivide la politica di Macron, a conferma del sondaggio che colloca il Presidente  caduto al 25% dei consensi. Il Presidente, appena rientrato dall’Argentina, dove ha partecipato al G20, si è recato all’Arco di Trionfo, per verificare i danni, le scritte oltraggiose dei dimostranti contro una Francia che governa, ma non li ascolta, o peggio non li tiene in alcuna considerazione. E i Gillet Gialli hanno un altro appuntamento contro il governo: la riforma delle pensioni prevista per i primi mesi del 2019. Macron, ha subito convocato un vertice all’Eliseo, con il primo ministro Edouard Philippe e con il ministro per l’Interno Christophe  Castagner per mettere a punto la situazione. Il Presidente dovrà trattare, con quella parte di popolo che soffre un isolamento scottante e deve anche invertire la sua politica vista l’inesistenza, sul territorio, del non partito che lo ha eletto,  La Republique en marche, è inesistente. Il movimento dei Gilet Gialli, senza capi e agganci  con i partiti tradizionali, sottovalutato dal potere centrale, potrebbe travolgere l’attuale governo francese, che non poggia su basi solide ma soltanto su un risultato elettorale dovuto, alla tante debolezze politiche delle forze politiche e sindacali.

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