Parigi – I morti, per l’esplosione del gas, non fermano i Gilet Gialli

L’esplosione di una tubazione del gas in una panetteria ha messo a soqquadro Parigi. Si è subito diffusa la voce che c’era stato un attentato, e questa è la dimostrazione che a Parigi, come altrove, in Europa si vive una  tensione che ci sta logorando. I morti sono tre, i feriti una quarantina ed i feriti gravi  15. Tra questi c’è una ragazza italiana Angela Grignano, sottoposta ad intervento chirurgico ed i medici, allo stato, escludo no che sia in pericolo di vita. Sul posto sono subito giunti, centinaia di vigili del fuoco ed altrettanti agenti, per tentare di limitare i danni e comunque evitare altre esplosioni, possibili in questi casi. Dopo pochi minuti è giunto anche il sindaco della città, Annie Hidalgo, che ha voluto rendersi conto dell’accaduto ed ha disposto i primi interventi. Intorno alla panetteria la distruzione è stata totale: auto sventrate, motocicli scagliati a decine di metri e, pezzi di vetro e finestre sventrate, e scagliate lungo la strada e quelle laterali. I testimoni, nel raccontare quello che avevano visto, facevano fatica a descrivere il drammatico incidente. L’esplosione, i morti, feriti gravi e ospedali impegnati, insieme alle forze dell’ordine e vigili del fuoco, non hanno impedito, ai Gilet Gialli, a rinunciare alla loro protesta contro Macron, giunta al nono sabato consecutivo. Il malessere generale si è impadronito dei francesi, non senza meraviglia, di chi si sarebbe aspettato uno stop, almeno per oggi. Ed invece a centinaia si sono scontrati con le forze dell’ordine nei soliti teatri: Champs – Elysees e Arco di Trionfo. I dimostranti, sempre più accaniti, hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza  disposto su Avenue  Friedcano, strada che inizia dalla Place dell’Etoile fino all’Arco  Di Trionfo. Lo scontro è stato durissimo e la polizia ha utilizzato, in quantità gas lacrimogeni e cariche continue. Manifestazioni, dei Gilet Gialli ovunque. In ogni città ed oggi anche in piccoli paesi, come Borges, dove in 500, hanno manifestato nonostante il divieto della Prefettura. Si ha la netta sensazione che i francesi, a parte le scissioni tra  dimostranti in giallo, puntano alla caduta del governo e mettere il Presidente Macron spalle al muro. Tutte le mediazioni, a quanto è dato a sapere, anche con l’ala più moderata, sono fallite nessun ha intenzione di cedere: vogliono riforme vere e spazio, per un nuovo partito di quei francesi che affermano di essere stati esclusi dalla vita della Nazione.

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