Parigi – Scintille tra Macron e Trump per un esercito europeo

Donald Trump ospite del Presidente Macron per onorare insieme, durane una celebrazione militare, la  fine della I guerra mondiale ha preso cappello. I due presidenti si sono trovati di colpo su fronti opposti: l’in quilino dell’Eliseo ha esternato la volontà, la Francia è potenza nucleare, di formare un esercito europeo, alleato degli Stati Uniti, ma autonomo pur in ambito NATO. La ” presunzione” di Macron è stata subito attaccata dall’esplosivo Trump che ha, vivacemente contestato, questo progetto, peraltro non francese, ma condiviso da molte nazioni dell’Unione europea. Un esercito, questo è il progetto in discussione tra i Capi di Stato e di Governo che dovrebbe essere in grado di agire rapidamente. Un esercito, non numeroso, ma estremamente preparato ed equipaggiato, ma soprattutto autonomo. Trump, ha mostrato subito la sua con trarietà a forze armate europee, agili e preparate per interventi rapidi, con la copertura atomica offerta dalla Francia. Una bestemmia, agli occhi dell’inquilino della Casa Bianca, che non ammette nemmeno il pensiero che l’Europa possa rendersi autonoma dagli Stati Uniti, anche per ragioni economiche, legate agli armamenti. Il Presidente Macron non ha avuto remore nell’esporre il suo punto di vista, nonostante la contrarietà del Presidente Trump e ci sono stati momenti ” complicati”, tra i  due, diplomaticamente superati, pur rimanendo ciascuno sulle proprie posizioni. E’ stato l’inizio di un dialogo nuovo tra Stati Uniti e Unione europea che cerca di ampliare, i confini dell’Ue, attualmente marcati, soltanto da una moneta unica. I tempi cambiano e ci sono nuove esigenze nel vecchio Continente. Superato dagli Stati lo spirito aggressivo, che ha li  portati a guerre sanguinose, oggi puntano ad un esercito multinazionale, di elevate qualità militari ed armamento modernissimo. Non si riesce a comprendere l’irritazione del Presidente Trump che vuole dominare l’ Europa così come sta facendo negli Stati Uniti. Appare necessario che ci sia, un impegno comune, per far ragionare l’imprenditore Trump prestato alla politica che amministra il suo Paese solo su basi economiche.

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