Roma – Analisi politica durante lo spoglio delle schede

Al di là dei risultati elettorali, in Italia c’è stata una vera rivoluzione. Il risultato della Lega è andato oltre ogni previsione, raddoppiando i voti ottenuti nelle ultime politiche, del 4 marzo 2018. E si è verificata una ripresa del Pd che ha riconquistato, un secondo posto tra i partiti, che ha  un significato importate, visto che è ancora una forza politica in ricostruzione, dopo le lotte intestine ed abbandoni. Al terzo posto è giunto il Movimento che, a parte il numero dei voti ottenuti alle politiche, che l’ha visto vincente, è precipitato per non aver concretizzato le promesse fatte per una serie di ragioni di sviste e ragioni economiche. Va considerata la crescita, dei FdI che raddoppia i consensi, così come, inesorabilmente c ‘è stato il declino di, Forza Italia, per l’utilizzo di schemi logori che potevano, fruttare consensi, nel 1994 ma non più oggi.  da questa prova elettorale si è palesato, un corpo elettorale che non è più politicamente ingenuo: vota per chi è sincero e quindi dice la verità. Salvini, vice premier e rozzo ministro dell’oltre Po, ha ottenuto un successo imprevedibile, sin dalla formazione  del governo con i 5S.  Ha stipulato, per la prima volta nella storia della Repubblica, un contratto con il M5S forza  di sinistra che non ha nulla a che vedere con la Lega di centrodestra. La strategia, del vice premier leghista, si è sviluppata lungo una direttrice precisa: Stop alla legge Fornero per il pensionamento, riforma che ha realizzato; stop agli sbarchi illegali con ” porti chiusi” riducendo, sensibilmente i nuovi arrivi, anche sfidando la magistratura, che ha tentato e, sta tentando di indagarlo, per il suo no, allo sbarco anche a chi è su una imbarcazione dell’Ong. Salvini è andato oltre ed ha denunciato, non solo all’opinione pubblica, che le Ong, procurandosi durissimi attacchi personali e oltre a minacce, che i comandati di navi, delle Organizzazioni non governative, sono d’aiuto agli scafisti e mercanti di uomini. Ma il leader leghista è stato, politicamente furbo, nel mettere in difficoltà gli alleati di governo: Sulla Tav Torino – Lione; metanodotto che ha preso terra a  Meledugno; no ad elargire miliardi al Comune di Roma; no alla trasformazione del Cdm in Tribunale per un avviso di garanzia, stravolgendo la legge che afferma “nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio”; nel pressare il  governo per il riavvio dei tantissimi cantieri fermi e tanto altro ancora. Salvini è riuscito a convincere gli italiani che la Lega, mantiene le promesse, che ha fatto. Ed ha addossato  tutte le colpe, dell’Italia ferma al M5S, cioè a Di Maio, esecutore dei propositi di Grillo e Casaleggio. Ora il vicepremier, della Lega, ha un compito difficilissimo portare a termine il contratto con i M5S che ha certamente imparato la lezione e sarà, di conseguenza molto guardinga, nei confronti di una Lega eccessivamente scaltra. Chi ha approfittato della ” guerra” tra i due leader del M5S e Lega, durata mesi, è stato il Pd che ha potuto, far dimenticare, scissioni e divisioni interne, e dimostrare che il partito ha superato la crisi tanto da piazzarsi, dopo la Lega, ben sopra il M5S conquistando non pochi Comuni.

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