Roma – Arrestati, indagati e romani sotto shock. Guerra nel M5S

Oggi, giorno dopo la retata a Roma, di imprenditori, fiancheggiatori e politici, per la costruzione dello stadio della Roma Calcio Spa, ci sono le novità, inevitabile conseguenza, di un vero terremoto.  Corruzione ( pre sunta ) trasversale, scoperta dalla Procura della Capitale, con 16 indagati e 9 arresti, tra carcere e domiciliari. Luca Parnisi, finito a San Vittore, dov’è stato trasferito ha ricevuto la visita dei suoi legali, Emilio Ricci e Luca Parnasi, ai quali ha detto:” Non ho mai commesso reati. Abbiamo lavorato, 24 ore su 24,  solo per la realizzazione del progetto. Non so come mi trovo qui”. L’avvocato Lanzalone, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Acea e consulente del Comune, ritenuto dai giudici implicato nella corruzione, si è dimesso dalle cariche. Ma la sua caduta è stata usata, nella cocente dura polemica tra gli iscritti al M5S. Ro berta Lombardi, grillina dalla prima ora ed ortodossa, capogruppo al Consiglio Regione Lazio, ha fatto rilevare che il Lanzaloni è stato portato a Roma, dal gruppo del Movimento, che si occupa degli Enti Locali. La Laombardi non ha mancato di aggiungere:” La differenza tra noi e gli altri dev’essere nella reazione”. L’ex assessore al Comune di Roma, Berdini, ha detto:” Quello che è accaduto è peggio di Mafia Capitale”. Insom ma questo dimostra, le diverse posizioni nel Movimento 5 stelle e, quanto costa in termini a chi ha gridato, per strade e piazze d’Italia:”onestà “, contro gli tutti gli altri partiti, inquinati dall’essere corrotti. Così co me, la sindaca Raggi ha avuto modo di lamentarsi, per la stampa che si sarebbe comportata in modo ” vergognoso” perchè, avrebbe ignorato che lei è estranea ai fatti accaduti. Non a caso ha annunciato che Comu ne e Spa Calcio Roma, saranno parte civile nell’eventuale processo agli arrestati e indagati. Infine, la Spa Calcio Roma, molto difficilmente riuscirà a realizzare, il tanto sognato stadio, a Tor di Valle. Il dipartimento di Urbanistica del Comune, di Roma Capitale, ha messo le mani avanti. “Non è possibile rilasciare la concessione in base alla variante, dopo lo scandalo occorre andare avanti con i piedi di piombo e verificare che tutte le carte siano a posto”. Calende greche per la costruzione? Forse sì nessuno si vuole bruciare su questo altare. La “frana” sullo scandalo continua. Anche il Sovrintendente, Francesco Prosperetti, che si occupò del vincolo sulle tribune dell’ex ippodromo di Tor di Valle, poi tolto, è l’ultimo indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione dello stadio della Roma.

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