Roma – Conte e Mattarella si decidano nell’interesse del Paese

Il premier incaricato, Giuseppe Conte, sta dimostrando eccessiva debolezza, nei confronti dei due partiti, che lo hanno proposto per guidare un governo  M5S – Lega. Il vincolo imposto da due parti ti della maggioranza parlamentare sui nomi dei ministri indicati, hanno costretto Conte a chiedere al Presidente, un irrituale nuova consultazione, per tentare di trovare una via d’uscita visto che tocca soltanto a lui trovare la quadra con il Quirinale. Il Capo dello Stato, non può essere felice di questo imprevisto ” stallo” per l’irrigidimento, sui nomi del ministri, da nominare. La Costituzione prevede che il premier, sciolta la riserva, vada da Mattarella con più nomi, per ogni ministero e non si presenti un solo ” candidato” per essere “accettato” dal Quirinale. Un prendere o la sciare che riduce, la funzione del Capo dello Stato, ad una funzione notarile cosa diversa da quanto previsto dalla Costituzione. Il Presidente aveva inviato, più messaggi in questo senso, proprio per evitare questa situazione, spiacevole e costosa. Lo spread ha toccato quota 206  e la Borsa ha perso circa 56  miliardi dal 14 maggio ad oggi. Ma il giurista, che non è un politico ma un accademico, forse non conosce la regole del gioco mentre, avrebbero dovuto saperlo molto bene, Di Maio e Salvini. Dopo 82 giorni di stallo, il popolo italiano, ha diritto di sapere se ci sarà un governo e chi avranno le chiavi più importanti: Tesoro, Esteri, Interni e Sviluppo. Ed invece siamo davanti, ad una nuova consultazione al Quirinale, assolutamente anomala. Salvini ha fatto sapere, tramite i social di essere furibondo e Di Maio ha dichiarato, di essere perfettamente in sintonia, con la Lega. Questi messaggi affermano una sola cosa che il Presidente rinunci alle sue prerogative e accetti i nomina tivi dei ministri proposti dai due partiti punto e basta. A memoria storica, non è mai avvenuto nulla di simile e se ci sono stati casi uguali, la pubblica opinione non ha saputo nulla. L’importante è sbrigarsi e dare un governo alla Nazione evitando di seguire “suggerimenti” o ” preoccupazioni” dell’Ue o di altri Capi di stato o di governo.

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