Roma – Di Maio licenzia Tria:” Un ministro serio trova risorse per cambiamento”

Siamo alla follia. Il vice premier e ministro dello Sviluppo e Lavoro, Di Maio è arrivato a minacciare, il collega ministro dell’Economia, con una frase incredibile:” Pretendo che Tria trovi le risorse. Nessuno ha chie sto le sue dimissioni ma pretendo che, un ministro dell’Economia di un governo del cambiamento, trovi i soldi per gli italiani che, momentaneamente, sono in grosse difficoltà”. Una frase scioccante detta dal capo politico del M5S, prima di partire, per una missione un Cina e dopo il vertice di governo sulla manovra economica. La frase di Di Maio va completata con la restante parte:” Gli italiani in difficoltà non possono più a spettare e lo Stato non può più lasciarli soli e un ministro serio i soldi li deve trovare”. Perbacco Un vero e proprio licenziamento di un ministro dell’Economia stimato, dal presidente della BCE Draghi e che ha di scusso con tenacia, con Moscovici Commissario al Bilancio Ue, per ottenere il massimo possibile dall’Unione europea. Ma il M5S è passato all’offensiva, non a caso, dopo l’incontro ad Arcore tra Berlusconi, Salvini, Tajani e Giorgetti e dopo l’annuncio che, entro breve tempo ci sarà, un’ulteriore riunione a Villa San Martino, anche con la segretaria di FdI Meloni. Insomma il centrodestra si va ricompattando, manco a dirlo sot to l’ombrello di Berlusconi, che fa il tandem con Salvini, braccio armato nel governo Conte. Dopo la durissima dichiarazione del ministro Di Maio, se fossi Tria, mi sarei dimesso un minuto dopo ma, almeno fino a questa sera non è avvenuto nulla. Infine, tanto per mantenere acceso il fuoco del cambiamento,l’onnorevole, Davide Tripiedi, portavoce del Movimento  e vice alla Commissione Lavoro della Camera ha reso noto il nuovo verbo del Movimento: taglio per pensioni sopra i 4500 euro, se non rispondenti all’effettivo versamento, dei contributi previdenziali, tagli anche a chiunque goda di pensioni superiori al versamento dei con tributi.  La caccia per ottenere il denaro per le riforme va trovato a qualunque costo. In pericolo persino gli 80 euro concessi dal governo Renzi ad oltre 10 milioni di italiani per finanziare per il reddito di cittadinan za per elevare le pensioni minime a 780 euro. Intanto il ministro Tria, non ancora preso per il bavero della giacca, al Forum Bloomberg che di sta tenendo a Milano, aveva puntualizzato che occorre tassare meno il ceto medio, riavviare gli investimenti pubblici al 3% del Pil, cosa che non avviene da 20 anni e che occorre andare oltre la flat tax. Cosa accadrà domani? Impossibile da prevedere visto lo stato confusionale nel qua le guazza la politica, in questo secondo decennio, del terzo millennio.

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