Roma – E’ rissa nei e tra le forze politiche. Maggioranza? Un miraggio

Il Capo dello Stato Mattarella, concederà ai partiti due o tre giorni di pausa dopo di che, se non accadrà nulla di concreto, farà scendere in campo un altro “esploratore” che potrebbe essere il Presi dente della Camera o altro illustre personaggio non politico. L’irritazione del Quirinale, per il gioco dell’Oca è palese. Mattarella però sa che la situazione si deve decantare e che se non ci sarà via d’uscita tenterà, molto probabilmente, un governo che eviti l’esercizio provvisorio per il Bilancio dello Stato e vari una nuova legge elettorale. Tornare a votare con il ” Rosatellum” non servirebbe a nulla, anzi si andrebbe verso il peggio. Nel centrodestra è scoppiata la guerra tra Salvini e Berlusconi. La pace è durata davvero poco. L’ex premier punta ad una intesa con il Pd, per un governo di legislatura ,ma Salvini continua a ripetere mai un’alleanza con chi ha approvato la Fornero:” Se Berlusconi vuole faccia lui l’esecutivo con i democratici. Noi della Lega non ci stiamo”. Anzi Salvini è andato oltre:” Mi getto nella mischia in prima persona per dare un governo al Paese”. Insulti e attacchi tra alleati, nella coalizione di Cd, indeboliscono ogni azione credibile. Il M5S. oggi ha tirato  fuori un altro motivo, per dire no, ad un accordo con FI. C’è stata la sentenza di Palermo sulla trattativa Stato – Mafia, con il pm Di Matteo, accusato di essere vicino ai 5S, che non ha mancato, do po condanne durissime, tra queste quella di Dellutri, ad accostare, questa triste pagina, all’ex premier Berlusconi il quale reagirà con una querela. Ma la verità, a parte tutto, è che tra Forza Italia e il M5S, non c’è alcuna possibilità di superare lo scontro frontale alimentato da tutte e due le parti. Di Maio spera che Salvini si sganci dalla coalizione ma, come più volte scritto, sarebbe non solo la fine del Cd e della Lega, insieme a Regioni e Comuni, dove Lega e FI, amministrano insieme. Martina, guarda con crescente preoccupazione cosa sta accadendo tra M5S e Cd e teme per la tenuta del Paese che, per gli appuntamenti che ha, con il Def e l’Unione Europea, deve riuscire a darsi un governo. I vari esponenti del Pd, escludono operazioni d i maggioranza con il M5S come con il Cd e confermano di voler fare opposizione costruttiva. Insomma una soluzione, nonostante i pontieri lavorino giorno e notte, non si vede nemmeno all’orizzonte. La parola è tornata al Presidente Mat tarella che non potrà fare miracoli. Tutto previsto sin dall’Ok al “Rosatellum” ma va rammentato che gli italiani, spesso amano picchiarsi sulle dita con un martello: il referendum bocciato prevede va una legge elettorale, come quella per eleggere i sindaci. Avremmo saputo chi aveva vinto e chi perso, dopo lo spoglio dell’ultima scheda, se non prima. La democrazia è partecipazione intelligen te nei vari passaggi obbligati.

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