Roma – E’ scattata una trappola per il populista Salvini?

Paesi dell’Unione Europea, Germania in testa, che non vogliono che venga modificato l’assetto esistente, con i suoi trattati e regole, potrebbero essere gli organizzatori per gettare scompiglio, tra populisti o Movimenti, che non hanno collegamenti con popolari, socialdemocratici e liberali. Se si legge con attenzione com’è andato in crisi il governo di Vienna, si trovano “strane” connessioni con i rubli, che sarebbero stati concessi dai russi, prima agli austriaci e poi agli italiani, forze di governo in casa propria, ma contro l’attuale UE. Sembrerebbero “trappole” vere e proprie, su presunte corruzioni per denaro, dato alla Lega e alla destra nazionalista austriaca. I due ” casi” sono ormai di competenza, non tanto della magistratura che deve seguire tracciati legali ben precisi, ma dei Servizi a caccia di chi sono i russi, se sono russi disposti, con vendite di partite di petrolio, a fare la ” cresta”, per finanziare gli ” sfascia UE “. E’ mai possibile che si arrivi a tanto pur di go vernare e fare gli interessi del proprio Paese nel contesto comunitario? Le analogie dei fatti denunciati, ma non provati, per l’Italia portano in questa direzione mentre l’Austria andrà, già a nuove elezioni a settembre. Il Presidente Putin, sarebbe da solo la mente diabolica di aver aiutato l’amico Trump ad essere eletto, Presidente degli Stati Uniti ed ora finanziatore, dei populisti europei per sfasciare l’UE? Sarebbe una vera e propria guerra, combattuta a colpi di milioni di rubli,  che potrebbe cambiare il destino dei popoli europei, cosa che non vuole, la dominante Germania. Se fosse reale una simile fantasiosa ricostruzione dei fatti, il rozzo ministro dell’oltre Po, Matteo Salvini, sarebbe il prossimo condannato a finire, in un tritacarne internazionale, dopo l’austriaco Kurtz. Quasi sempre, gli interessi di determinati poteri, sono privi di morale, ma va anche detto che, non tutte le ciambelle, escono con il buco.

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