Roma – Il Fmi boccia la Manovra. Il Paese però è troppo sbilanciato

Christine Lagarde, presidente del Fmi boccia, senza tentennamenti la Manovra che l’Italia intende portare a termine, con delle argomentazioni che vanno attentamente valutate:” I cambiamenti delle pensioni previ sti dal governo, come quota 100, aumenterebbero ulteriormente la spesa pensionistica e imporrebbero pesi, ancora maggiori, sulle generazioni future. Lascerebbero meno spazio  a politiche per la crescita e deter minerebbero meno tassi di occupazione. Infatti – afferma il Fmi – non è detto che l’ondata di pensionamenti creerebbe altrettanti posti di lavoro per i giovani. Sarebbe urgente, invece – viene sostenuto – razionalizza re i vari eccessi nel sistema”. Infine, ultimo avvertimento  del Fondo  è di guardare, con maggiore attenzione al debito pubblico che, nei prossimi tre anni, rimarrebbe intorno a quota 130% il che esporrebbe l’Italia ad una recessione, anche se si verificasse uno shock economico lieve. Il quadro del Fmi può essere discusso ma il Paese è fortemente squilibrato. 5 milioni di italiani non hanno il pane quotidiano, il Fondo sanitario – banco farmaceutico sostiene che, nel triennio 2013 – 2018, la richiesta di aiuti è salita al 22% e che 539.000 italiani non hanno potuto acquistare le medicine e che, ben 13 milioni hanno limitato le spese per visite ed accertamenti.  Gli avvertimenti del  Fmi vanno certamente tenuti in considerazione, ma si deve anche provvedere a chi non ha la pagnotta e a quanti non si curano più o non prevengono le malattie. Un sistema tutto da rivedere e da riformare.  La situazione così così com’è non è accettabile. Ricorrere alla spending ma subito. Non sembra ci sia molto tempo per un governo che si è definito del cambiamento.

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