Roma – Informativa di Conte al Senato. L’UE all’Italia tsunami Covid? Regole vecchie.

Il Premier Conte, ha tenuto la sua informativa anche al Senato, dopo quella alla Camera. Ha ricordato le vittime del Covid – 19 ed ha riscosso, l’applauso commosso di tutti i senatori e, subito dopo ha detto, quasi giocasse in difesa:” Il governo ha agito  con speditezza approvando, le misure necessarie, prima di ogni altro Paese . Misure di massima precauzione con  l’ampio coinvolgimento di Regioni e parti sociali. Abbiamo coinvolto tutti pagando anche il prezzo di anticipazioni, non esatte, sui media. E vi sfido a distinguere le attività essenziali da quelle che non lo sono”. “Per le opposizioni – ha proseguito il Premier -c’è stata un’ apertura al confronto e, il governo ha mostrato ampia disponibilità a questo nuovo corso, tanto che nel nuovo decreto, sono state raccolte, le loro indicazioni”. Conte non ha usato toni perentori in quanto ha compreso che, i problemi determinati dalla Pandemia, vanno risolti subito e tutti insieme. Auspicio evocato opportunamente dal Capo dello Stato. Così come l’intervento del leader del Carroccio, Salvini, non è stato aggressivo com’è nel suo carattere. Ha esordito affermando.” Guardiamo al futuro e raccogliamo l’appello. Dico al governo se ci vuole collaborativi, bene. ma non ci stiamo a fare da spettatori. Ora il governo vuole dire se la cassa integrazione arriva questo mese o tra due? Bollette, mutui, affitti non aspettano e chiediamo , dopo il loro sacrificio, che il 70% dello stipendio dei medici sia esentasse. Infine – ha proseguito Salvivini –  ammettere che qual che errore è stato fatto è nelle cose: se siamo qui anche per commemorare gli oltre ottomila morti. Mi sento di dire grazie a Draghi , che con il suo autorevole parere, ha fatto cadere il tabù che non si possono fare più debiti, appare evidente che ci serve il suo aiuto”. Successivamente, Conte ha affrontato in conferenza Call, il problema di spendere il necessario per vincere la guerra contro il nemico invisibile, che ha devastato e sta devastando, il mondo intero a da poco tempo anche parte dell’Europa. Il Premier Conte è stato molto duro nel dire che ” se qualcuno pensa a meccanismi di protezione personalizzati non disturbatevi , con chiaro riferimento alle linee di credito Mes, all’Italia non servono”. Per poi proseguire”La situazione determinata dal Covid – 19 non va affrontata tra mesi o anni ma subito, da domani. Qui si tratta di intervenire con strumenti economici innovativi. Occorre dall’Europa una risposta, forte e solidale, cosa pensate che possiamo dire ai nostri connazionali  se l’Europa non riesce a  comprendere che non può rimanere nei suoi egoismi: non saremmo compresi. Ad uno shock così devastante – ha detto Conte – non si può rispondere con strumenti antiquati ma con interventi tali da essere apprezzati. Se non sarà così faremo da soli”. Altri otto Paesi europei, tra questi Francia  e Spagna ed altri cinque, sono con la linea sostenuta dall’Italia. Questa svolta solidale dimostrerebbe come l’Unione è la casa di tutti, specialmente in casi devastanti come il Covid – 19″. ma all’innovazione si oppone la Germania della Merkel e in generale, i piccoli Paesi del Nord. Un “no” che se dovesse vincere, in Consiglio, sarebbe una dimostrazione fortemente negativa. Il male non si augura a nessuno ma sarebbe facile constatare, il cambiamento di rotta, a 360 gradi, se la stessa devastante situazione la dovessero affrontare chi oggi dice “no”. Se l’Unione Europea c’è, batta un colpo e modifichi questa posizione che definirla ipocrita è poco.  Conte e lo stesso Macron, cosa potrebbero dire ai due popoli che l’UE è l’unico porto sicuro? Ai popoli le bugie non si possono raccontare e se, il populismo cresce unitamente al nazionalismo, una ragione c’è: non vedono nell’Unione la loro casa ma, tanti interessi singoli, intorno solo ad un ideale: l’euro. Poco, anzi pochissimo, per convincere, ogni cittadino europeo, che Bruxelles cura gli interessi di tutti. La Grecia messa in ginocchio dalla Troika ne sa qualcosa!

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