Roma – Informativa shock di Conte alla Camera. Opposizione sì a lavorare insieme

Dopo l’intervento del Capo dello Stato, Mattarella, che, come noto, ha preso spunto dalla visita al Sacrario delle Fosse ardeatine, nel 67° dell’eccidio, per rammentare che l’Italia è in “guerra”,contro un virus sconosciuto. Il clima politico ap pare meno teso. Oggi non  ci sono state le bordate, dell’opposizione di centrodestra, contro il governo presieduto da Conte, uomo solo al comando, incline a decidere con i suoi alleati di coalizione, ignorando l’esistenza delle Camere, alle quali doveva riferire ogni decisione, presa a Palazzo Chigi. A questa “pax” che, non si sa quando durerà, ma necessaria, hanno lavorato  Franceschini, Orlando, Delrio e il ministro per gli Esteri Di Maio. Il Premier ha detto, con la sua informativa, quello che si riporta, in breve sintesi:” Stiamo affrontando, un nemico insidioso che ci sta costringendo, ad una prova durissima. Entra anche nelle nostre famiglie. Questa emergenza sfida il Paese in tutte le sue componenti: sanitaria, economica e sociale. Dalle decisioni del governo dipende la vita dei cittadini. Siamo in grado? La storia ci giudicherà. Oggi è il tempo di agire e il governo ha agito, con assoluta speditezza e determinazione. Ringrazio per gli sforzi straordinari i medici, infermieri e chi rischia la vita, ogni giorno, nel tentativo di vincere questa guerra. Gli interventi dell’opposizione non sono stati aggressivi ma è servito a sottolineare che, se c’è la guerra, tutti maggioranza e opposizione dovrebbero poter lavorare, gomito a gomito, pur nella diversità politica, per affrontare il nemico comune che uccide, senza fare scelte politiche. Un invito, rivolto al Premier, che aveva preannunciato un ulteriore stanziamento di 25 miliardi a sostegno di famiglie, attività produttive e lavoratori. Certo ha detto bene il Premier:” Oggi è il tempo di agire”, ed ha accolto le proposte formulate dai sindacati, che avevano caricato la loro forza minacciando, in un momento così delicato uno sciopero generale. Cgil, Cisl ed Uil hanno ottenuto che, chi deve continuare a produrre, dopo chiusure possibili perchè non strategiche, sia garantito di lavorare in condizioni sanitarie certe. Ed è stato giusta l’azione dei sindacati ed anche il sì del governo. Certo è che il Presidete della Repubblica ha utilizzato un’indicazione molto precisa, nel rammentare come fecero gli statisti, terminata la sciagurata guerra, a trovare dei punti d’intesa: democristiani e comunisti insieme nel governo del Paese. Quella fu storia e fu decisione saggia ed il Paese ne ebbe vantaggi incalcolabili. Si era sull’orlo di un baratro: poteva scattare anche una rivolta con conseguenze gravissime per la Nazione. Chi oggi deve decidere e trovare collaborazione da parte di tutti i parlamentari, lo faccia senza timori: non ci sarà confusione di ruoli ma tutti, dovranno remare nella stessa direzione: vincere il nemico invisibile e riavviare il Paese verso un futuro, che non sarà impresa facile. le soluzioni sono tante se nessuno si arrocca su posizioni che sarebbero incomprensibili:il Paese viene prima di ogni uomo o idea politica. Questa è la nostra storia già scritta fra tantissime incomprensioni comprese quelle americane presenti ancora nel nostro Paese.

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