Roma – La piazza bolle con Salvini, Meloni e Toti. Una scelta pericolosa

Tantissima folla in Piazza con Salvini e la Meloni. I due leader hanno voluto dare, una prima  dimostrazione, che i cittadini sono con loro e non con il governo giallorosso, M5S – Pd. Tantissime le richieste, per selfie e innumerevoli, le bandiere tricolore e cartelli di protesta. L’ex ministro dell’oltre Po, leader incontrastato della Lega, ha tutta l’intenzione di utilizzare la piazza per rendere visibile l’opposizione ai cittadini. Già governatori di centrodestra annunciano riforme subito e autonomia, non come vuole il governo Conte bis, ma come la chiedono, in nome dei cittadini della Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La mobilitazione sembra totale. A Salvini e Meloni, si è aggiunto il governatore della Liguria, Giovanni Toti, fino a pochi mesi fa, pupillo di Berlusconi. Toti da oggi, ha rotto definitivamente con il cavaliere, unitamente a 4 parlamentari che si sono dimessi, da Forza Italia per aderire al nuovo soggetto politico, in formazione. Insomma l’ex ministro è sulle barricate, con i fedeli dei FdI, sospinti dalla Meloni. Discorsi di fuoco. Il leader della Lega:” Se toccano le riforme che ho fatto, con il governo Conte uno, e 5S, li chiudiamo dentro il Parlamento”. La Meloni, non è stata da meno:” Loro dividono le poltrone, e poltroncine, ma il governo che sta chiedendo la fiducia del Parlamento, non rappresenta il Paese. Hanno paura e negano al popolo di tornare a votare”. Il pericolo c’è: quando la piazza si scalda, com’è avvenuto oggi a Roma, ci può essere qualche esaltato che potrebbe ” immaginare” iniziative singole o con altri, contro parlamentari o rappresentati, della coalizione che ha formato, il governo giallorosso. Le grida, in risposta ai discorsi infuocati dei leader, erano significative:” Andiamo e buttiamoli fuori a calci dalle poltrone”. ” Boia chi molla”, ” Salvini non mollare”, ” Hanno ridotto Roma ad una immensa discarica: fuori dal Campidoglio”. Certo, il popolo è arrivato alla chiamata tanto che ha consentito alla Melon di affermare:” Con tanta gente che ci segue avremmo potuto riempire Piazza del Popolo”. Lo si può dire:” Il dado è tratto”. Il centrodestra – destra ha fatto una scelta: opposizione più nelle piazze che nel Parlamento dove c’è un premier “per tutte le stagioni” ed “una maggioranza M5S – Pd”, che “ha usurpato il potere che si poggia sulla Boldrini e, tanti altri sinistri, che il popolo con il voto aveva messo all’angolo”. Farà presa questa strategia? Sentendo governatori e sindaci, c’è disponibilità a fare la ” guerra” nelle piazze e c’è, la volontà, di far saltare il tavolo Stato – Regioni. Un futuro per la Lega, FdI e parte dell’ex Forza Italia di lotta dura, per mettere in difficoltà, il governo gialloverde. Un obiettivo che, comunque, deve rimanere rigorosamente nell’ambito della democrazia. Ma la notizia che va sottolineata è che Forza Italia del cavaliere, sta perdendo pezzi importanti e da come ha anticipato, il governatore Toti, con lui ci sono anche sindaci, presidenti di Giunta regionale, consiglieri regionali e comunali. Prosegue il di magrimento di Forza Italia? Sì, quello che sta accadendo lo conferma.

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