Roma – L’UE alla prova! L’unica possibilità: immigrazione con canali umanitari

Per fermare l’immigrazione clandestina non c’è che una soluzione: immigrazione controllata attraverso canali umanitari. Questo problema biblico non lo può risolvere, il ministro dell’Interno Salvi ni, con i porti chiusi, la Marina Militare non può avere compiti del genere, per la sua stessa struttura di stretta osservanza delle leggi ed anche, l’operazione Frontex, si è rivelata inefficace. O meglio ha potato in Italia decine di migliaia di immigrati. Occorre che l’Italia, unitamente ai Paesi mediterranei, alzino la voce con Bruxelles, per ottenere un’ immigrazione controllata e i migranti non devono sostare in Italia, ma proseguire verso i Paesi dell’Unione, secondo quote prestabilite, decise dal nuovo esecutivo dell’Unione. L’abolizione degli accordi di Dublino, per ovvie ragioni, devono precedere, la nuova posizione, che l’UE non potrà tardare a prendere. Se questa soluzione riuscirà a passare, dal Mediterraneo spariranno le Ong, visto che questo compito di salvare è in pericolo, in terra libica o in mare spetta agli Stati UE. Comunque, non sono naufraghi ma migranti, molti dei quali economici tanto che, giunti in Europa si mettono in commercio non solo ambulante, ma con negozi rosticcerie dove vedono cibo che viene consumato nel loro Paese,  Non manca chi spaccia droga anche agli adolescenti. Il Santo Padre, Vangelo in mano, non può mancare di affermare, come ha fatto anche oggi, che ” Nessuno è straniero in ogni parte del mondo”. Ma occorre che il Papa venga anche informato dei pericoli di un’immigrazione clandestina. La trascorsa notte è fuggito, dal centro rimpatri di Ponte Galeria, insieme ad altri migranti, uno Jihadista, radicalizzato alla causa dell’Is, lo Stato islamico sconfitto in Siria e che si sta spostando nella caotica Libia. Ecco l’urgenza, di corridoi umanitari, promossi dall’UE e dall’ONU, di modo che si sappia chi giunge senza correre rischi. E’ tempo che l’Unione Europea inauguri la sua nuova politica dei corridoi umanitari e non costringa, i Paesi Mediterranei a percorrere strade che non fanno parte della loro cultura. I tempi attuali non consentono di abbassare la guardia e chiedono, ai governanti europei discernimento. I governi, dei 28 Stati membri dell’UE che non accettassero la suddivisione in quote dei migranti, potati in Europa con canali umanitari, dovrebbero essere esclusi da investimenti decisi dall’Unione. Non si può continuare a lasciare i Paese mediterranei, ad iniziative che sembrano muscolari ma, in effetti, sono chieste e volute dal popolo che non è razzista ma teme un’immigrazione massiccia e incontrollata. La dimostrazione? L’ultimo sondaggio. In caso di elezioni politiche anticipate vedrebbero, Lega e FdI, a circa il 46% cioè in maggioranza assoluta. Le decisioni dell’UE devono essere sagge. Una dimostrazione di cui pentirsi: i guasti creati dalla Troika che ha imposto l’austerità in Grecia? A mandato a casa e in netta minoranza la sinistra e a consegnato la nazione, in maggioranza assoluta al  centrodestra. Ora la Commissione vada a parlare, con il neo Premier Mitsotakis, che prima di giurare sulla Bibbia, ha già chiesto sconti sulle politiche economiche: ” Il popolo greco deve poter sopravvivere e sviluppare lavoro e occupazione”.

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