Roma – Nuovamente politiche ma pro o contro l’Ue

Dopo il fallimento del tentativo, M5S – Lega, di dare un governo politico al Paese, è quello di una spaccatura verticale in  due blocchi dell’elettorato, non più di centrodestra e centrosinistra, ma tra forze a favore dell’Unione europea e contrari. E’ ancora presto per conoscere esattamente come si disporranno gli elettori, chiamati nuovamente alle urne, non già per chi deve governare l’Italia ma per una sorta di referendum o contro l’Ue. E’ certo che il M5S si disporrà contro così come è già noto, con l’intervento di Martina che il Pd sarà pro Ue. La Lega non ha ancora assunto una posizio ne chiara, anche se  Salvini s dichiara ” molto arrabbiato” per come è saltato tutto in aria, ad un passo dal varo del governo, giallo verde. Se il vertice della Lega sceglierà un’ alleanza con il M5S per le inevitabili elezioni a breve termine, dicono in autunno, deciderà per sempre l’addio ad una coalizione di Cd che, con il 37% era ad un “passo con un 3% in più dalla maggioranza assoluta. In que sto caso gli schieramenti cambieranno completamente. Se invece la Lega, non rinuncerà alla riconosciuta leadership nel Cd e si batterà con Forza Italia, FdI e cespugli per conseguire il 40% dei vo ti con il “Rosatellum”, il M5S tornerà in isolamento sia pure con l’ottimo 33% da ripetere o aumentare, senza avere la possibilità di andare al governo. Non ci sono altre variabili: le forze in campo sono quelle che conosciamo e nessuno si meravigli se dovessero verificarsi, alleanze storicamente impensabili, prima della crisi istituzionale. Elezioni a settembre – ottobre che vedranno in campo come premier nuovamente, Silvio Berlusconi, pronto a gettarsi nella mischia, dopo la sua riabilitazione, per riconquistare una posizione di prestigio che, ha sempre ritenuto gli sia stata tolta, illegit timamente.

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