Roma – Salvini da Annunziata. Uno spot per oggi ed europee

Il ministro Salvini è l’uomo del momento. Dopo gli 80.000 a Piazza del Popolo a Roma e la sua comparsa nell’anconetano, sul luogo di una sciagura assurda, impensabile se avessero funzionato i controlli previsti dalla legge ma non eseguiti. In primo pomeriggio era alla trasmissione di Annunziata su Rai 3. Con la grinta dell’uomo sicuro di quello che dice ha giocato, con le domande tutte al miele, com’era più che prevedibile. E’ difficile poter trovare una falla, ad un politico che ha ereditato un partito sotto il 10%,  portato al 17% alle politiche per essere oggi, dopo sei mesi di governo, quotato intorno al 35% dei consensi. Il rozzo ministro d’oltre Po non ha cambiato il suo atteggiamento. Salvini, di nascita un uomo concreto, che ha avuto la fortuna  di ” creare” un governo con il M5S, attentamente filo-guidato. Due forze politiche che, in campagna elettorale, hanno assunto degli impegni rilevantissimi che vorrebbero onorare anche se, problemi economici e patti europei, lo impediranno. Ma intanto Salvini ha dato delle risposte agli elettori: sullo stop agli sbarchi e un secco all’accoglienza a tutti i migranti ma solo ad alcuni. Non si tratta di problemi di poco conto per una popolazione, come quella italiana, dove anziani e vecchi, sono in maggioranza. Annunziata ha garantito, invitandolo, uno “spottone” pubblicitario al suo ospite che ha ribadito:” L’Unione non ci blocchi sullo “zero virgola”. La sicurezza sarà garantita con 8.000 nuove entrate nelle forze dell’ordine. Pensionamenti? La macchina non si ferma impiegheremo più tempo ma chi ha maturato gli anni e vuole andare a casa, senza regali di sorta, potrà andarci a godersi il giusto riposo”. Ma il ministro dell’Interno non si è accontentato ed ha anche detto agli italiani da quella trasmissione:” Se non riusciremo a fare tutte le riforme subito la colpa non è nostra. In primavera 2019 si vota,” ricordate di indebolire vquei partiti dello ” zero virgola” e al resto ci penseremo noi, Crisi di governo? Non ci penso proprio. Dopo 5 anni si cambia. Altri faranno la crisi? Noi della Lega vinceremo le elezioni”. Gira e rigira il discorso è stato questo anche perchè il ministro Salvini non ama, o non sa utilizzare molti termini: il suo è un linguaggio asciutto ed immediato. Nulla da aggiungere.

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