Roma – Salvini, se continua ad alzare i toni, perderà i voti dei moderati

Il vice premier Salvini, leader della Lega, è riuscito con una sua strategia politica a portare, un piccolo partito attestato nel Nord della Nazione, a livelli impensabili dal 4 all’8% per poi salire, alle ul time politiche, del 4 marzo 2018 al 17 % ed essere quotato, dagli istituti di ricerca, alle europee del 26 maggio, intorno al 30%. Un’impresa titanica se si considera l’italiano di oggi, più disposto a non andare a votare che fare scelte di questo tipo. Ma i sondaggi, non solo italiani ma anche dell’Unione Europea, hanno quotato la Lega, primo partito nell’UE, di circa 2 punti percentuali sopra CDU/CSU. Una previsione che ha spaventato, non solo il M5S, dato tra il 20 e il 22% ma anche, altre  forze politiche, europee. E’ così iniziata la guerra anti Lega per tentare di riuscire a far perdere voti ed evitare un risultato non voluto, nè della forze politiche italiane e nemmeno dai popolari e socialdemocratici europei. Molto probabilmente, per un ridimensionamento alle europee ci sta pensando, lo stesso Salvini, che sta commettendo errori a catena. Il suo successo si basa principalmente sul blocco dell’immigrazione clandestina, aver promesso più sicurezza agli italiani e combattuto, senza mezzi termini, la legge Fornero, sul pensionamento. Ma è andato oltre, con alcune iniziative definite “eccessive” tanto da intaccare il voto per le europee che avrebbero, oggi, un risultato diverso. L’ atteggiamento barricadero del leader leghista che non ha fatto diminuire, la sua leadership per le comunali, in quanto sindaci e assessori leghisti amministrano bene e godono della stima dei cittadini. Alle elezioni europee mancano 11  giorni,  se Salvini sarà tanto scaltro ed eviterà di alzare i toni, che non piacciono ai moderati,  e non cadrà nelle trappole del M5S e del Pd in Italia e, dei popolari e socialdemocratici in Europa, le previsioni potrebbero non cambiare, diversamente la Lega perderà, alcuni punti percentuali.

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