Roma – Tria:” Barra a dritta sul Def approvato”. Spread subito giù

Il ministro all’Economia, Tria, ha dimostrato, ancora una volta, di essere credibile e di tenere, ben salda, la barra a dritta. Il suo ragionamento non fa una piega, sia pure nella comprensione, ma non nell’avallo di chi fa politica, in campagna elettorale, per catturare voti.  Il ministro stimato, non solo in Italia ma anche presso l’Unione Europea, ha ottenuto tutto ciò che era possibile per uno Stato fortemente indebitato. Oggi è intervenuto, a piedi uniti, ed ha subito ottenuto che lo spread, scendesse a 278 punti, mentre veleggiava oltre i 290. Il ragionamento di Tria è semplice ed anche comprensibile a tutti perchè segue una logica:” C’è un Documento economico finanziario, in sigla Def, approvato dal governo e Parlamento. Le Camere hanno approvato anche una risoluzione  per evitare l’aumento dell’Iva, ma tutto, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica prevista dal Def. Il governo sta lavorando per attuare quello che c’è scritto nel Def”. Una risposta, senza citare nomi, al vicepremier Salvini, che aveva esposto, una sua idea, di aumentare il debito pubblico. Il ministro Tria ha fatto anche altre considerazioni:” E’ chiaro che in campagna elettorale i mercati sono in fibrillazione, ma i fatti sono questi: ci atteniamo agli obiettivi. E mi aspetto – ha proseguito Tria – che anche la Commissione UE – rimanga sulla stessa posizione. Abbiamo una interlocuzione continua  e, quella rimarrà, anche dopo le elezioni”. La Commissione  UE ( è bene che si sappia ) comunque vadano le europee, rimarrà in carica almeno fino al mese di ottobre. (quindi massima attenzione a tentare di cambiare le carte in tavola, cosa peraltro impossibile. Alla domanda se gli investitori possono stare tranquilli, il ministro Tria ha sorriso:” Sui titoli di Stato italiani c’è  gente che ha fatto un sacco di soldi. Il rendimento è molto più alto degli altri e gli interessi, sono stati e  saranno sempre pagati puntualmente. Non esiste il problema Italia”. Ed infine Tria, sempre con il suo sorriso, quasi beffardo, alla domanda dell’Italsix, cioè dell’uscita dell’Italia dall’Ue e dall’euro, ha risposto:” Roba da campagne elettorale”. L’economista ministro, molto stimato dal Presidente Mattarella, ha funzionato ancora una volta.

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