Sora – Don Piacentini:” Migranti con cellulare e catenine. Perseguitati?”

Il parroco di Sora, Don Donato Piacentini, nell’omelia della Messa per la festa di San Rocco, patrono della città, ha gettato un macigno nello stagno dell’immigrazione. I fedeli sono rimasti in parte increduli, parte favorevoli, alle sue parole con applauso, ma c’è stato anche chi ha reagito con un” Cretino. vergognati”. Don Piacentini ha affrontato il problema dei migranti sostenendo” Ma da dove scappano se poi arrivano, con in mano il telefonino e la catenina d’oro al collo?”. Per poi proseguire: ” Voglio essere polemico. non sono sulle navi che li vanno a prendere, ma mi domando quali persecuzioni subiscono visto come giungono da noi. Guardiamoci intorno, nella nostra città conosco tanti fedeli, che hanno bisogno di tutto! E si vergognano di chiedere aiuto. Ci sono disuguaglianze insopportabili, noi dobbiamo puntare, ad una giustizia giusta,  e vivere in grazia di Dio”.  Immediata la reazione della Caritas Diocesana, che sarà in Turchia per trovare accordi per una immigrazione controllata. Il vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, nel tracciare la vita di San Rocco, ha messo in evidenza, le fondamentali della sua vita evangelica: ” Prima gli altri”. Qualsiasi altra posizione – ha precisato la Caritas – non corrisponde all’indirizzo della Chiesa che è per l’accoglienza. Nulla da aggiungere se non per significare che, nella Chiesa di Francesco, non sono proprio pochi i parroci che non hanno concesso le canoniche, vuote a migliaia, per ospitare i migranti e sono molto contrari a concedere immobili ad immigrati, mantenuti dall’UE e dallo Stato, mentre i bisognosi italiani, rimangono ai margini  della vita sociale, senza nemmeno un tetto. Certamente il problema è molto complesso ma non lo si può liquidare con delle battute.  San Rocco aveva fatto una scelta evangelica con ” prima gli altri” ma non aveva escluso nessuno.

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