Tripoli – In fuga 4.500 civili. I combattimenti sempre più cruenti

Gli scontri in Liba, nel circondario di Tripoli, hanno costretto 4.500 persone alla fuga per evitare di trovarsi sotto un inferno di fuoco. La notizia è stata diffusa, dagli Affari Umanitari delle Nazioni Unite. Il problema dei problemi è che a Tripoli vivono – afferma la stessa fonte  – circa 500 mila bambini che possono trovarsi tra due fuochi da un momento all’altro. Così come i civili sono nelle medesime condizioni. Come in ogni  guerra, a pagare il prezzo più alto, sono sempre i civili. Sull’attacco da Haftar a Tripoli è intervenuto il ministro degli Interni Salvini: ” Il generale sbaglia non è con le armi che si risolve il problema della Libia. Noi stiamo facendo del nostro meglio e gettiamo acqua sul fuoco, ma c’è anche chi getta benzina ed è, mia impressione, che ci sono anche europei. Se si bombardano aeroporti e basi della Guardia Costiera – ha proseguito Salvini – diventa  difficile fermare i combattimenti. Intanto il contingente americano, ha lasciato la Libia, come ordinato dal Presidente Trump sempre meno interessato a quello che accade nel Mediterraneo, dove ha nazioni alleate sin dalla  fondazione della Nato…. Il generale Haftar punta ad una divisione della Libia in due parti? E’ una domanda che non trova risposta oppure, vuole eliminare il potere di Tripoli, ed assumere il controllo di tutto il Paese. Molto dipenderà, anche, dalle varie tribù che governano le loro zone da sempre e che, per il momento, non sembrano vogliano partecipare all’attacco contro Tripoli.

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