Tripoli – Tregua in pezzi. Razzi di Haftar su aeroporto Mitiga e colpito drone turco

La tregua in Libia è durata pochissimo, così come era stato previsto, da tutti gli osservatori internazionali. Il generale Haftar ha ordinato di bombardare l’aeroporto di Mitiga, l’unico che era in funzione nell’area controllata da Tripoli. Sugli impianti sono scoppiati, cinque razzi, tipo Grad, lanciati dalle milizie del “governo” di Tobruk. La notizia è stata confermata dall’emittente Alahrar e, dal portavoce del governo,  di Serraj. Quasi contemporaneamente la contraerea di  Haftar ha abbattuto, sempre sullo stesso scalo aereo, un drone turco, che aveva il compito di sorvegliare l’aeroporto. Ma a parte la violazione della tregua, documento mai firmato, alla Conferenza di Berlino, da Serraj e da Haftar, questa è la dimostrazione, purtroppo, che tra i due leader non c’è alcuna possibilità di un accordo. La diplomazia a volte, può fare miracoli, ma avvicinare due leader che non si parlano ma si attaccano con l’intento di eliminarsi, diventa proibitivo. Così come non si riesce a comprendere, sulla base di quali elementi, il Premier italiano Conte, prima della Conferenza di Berlino che è terminata solo domenica scorsa, si era dichiarato  alla stampa ” moderatamente ottimista” sulla tregua e successivi incontri per la pace. E’ pur vero  che il Presidente del Consiglio italiano è abituato, per deformazione professionale, a mediare su tutto. Ma, dovrebbe aver imparato, che una mediazione politica in Italia è una cosa ma cercare di farla in Libia è un’altra. La realtà è che la tregua non ha retto e che la guerra continuerà con, alterni colpi di mano. Certo per l’importanza che ha la Libia, l’opzione militare è praticamente impossibile, ma Serraj e Haftar forse la pensano diversamente tanto da rendere molto difficile stabilizzare questo Paese a poche miglia marine dall’Italia.

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